Partiti i lavori per la messa in sicurezza idrogeologica nelle zone marine di Siracusa: Fanusa, Arenella e Fontane Bianche

Il Comune di Siracusa ha accolto il suggerimento e il supporto dell’associazione Terrauzza Fanusa Milocca (TFM) e, nell’ottobre del 2022, ha partecipato a un bando CIS – Ministero degli Interni – PNRR, ottenendo un finanziamento di 5 milioni di euro, con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale a luglio 2023. Un passo decisivo per affrontare in modo strutturale e non più emergenziale il problema degli allagamenti nelle zone marine.

Oggi prende ufficialmente il via l’intervento di messa in sicurezza idrogeologica delle aree di Fanusa, Arenella e Fontane Bianche, territori da anni soggetti a gravi criticità in caso di piogge intense.

Le parole dell’ingengere Renato Messineo, presidente dell’associazione TERRAUZZA FANUSA MILOCCA, che sin dal primo momento a seguito l’iter per il bando. 

“L’aggettivo “storico” non è da usare per le piccole cose di casa nostra, ma forse “epocale” non è eccessivo per il ripristino della normalità di parte delle nostre “zone marine” da un punto di vista territoriale. L’eterno problema degli allagamenti in 3 aree delle nostre zone ha iniziato la sua fase finale, quella dei lavori in campo. Gli eventi meteorici del 2016 e del 2021 (Medicane Apollo) erano stati affrontati come fatti emergenziali senza prospettiva di soluzione organica.
Il Comune ha accolto il suggerimento ed il supporto della nostra associazione (Terrauzza Fanusa Milocca, TFM) e nell’ottobre del 2022 ha partecipato ad un bando CIS-Ministero degli Interni – PNRR, ottenendo un finanziamento di 5 milioni di euro, con decreto pubblicato in GU a luglio 2023. 

Iniziano adesso dunque i lavori per il convogliamento regimentato a mare delle acque meteoriche della zona Fanusa-Milocca (Via Giulio Verne e traverse), della zona Pane
& Biscotti con l’attraversamento di Viale dei Lidi (addirittura inserita nella carta rischio del PAI) e della zona Via Mar Mediterraneo – Via Mar di Norvegia in Fontane Bianche. Non si creano nuovi sbocchi, ma vie sotterranee per porre rimedio a passati interventi scriteriati in superficie. In totale verranno interrate tubazioni per circa 6 km.
Di solito estranei a riferimenti personali, stavolta sentiamo il dovere di ringraziare l’Assessore Pantano, riferimento di tutto l’iter, dalla richiesta di finanziamento sino agli stimoli interni alla tecnostruttura del Comune nei momenti in cui si sono resi opportuni. Il progetto dovrà per legge concludersi entro il 31 marzo del 2026.

Risolte le criticità ambientali che spesso hanno disincentivato la residenzialità non stagionale, si potrà pensare allo sviluppo dell’area, priva ancora di illuminazione. E magari sperare nella civiltà dei nostri concittadini per il decoro delle aree, a cominciare dalla spazzatura.”

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